Sette domande – Vitinera, la start up dell’enoturismo da ”Green Prix”

Wine experience a portata di enoturista, ne parliamo con Luca Buccino dopo il premio ricevuto dal Mavv di Portici

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Parliamo di enoturismo, di progetti innovativi, giovani ed al passo con i tempi. Protagonista del racconto di oggi è la start up Vitinera, operante nel settore enologico quale trait d’union tra cantine e consumatori, per regalare l’esperienza giusta all’enoturista.

L’intervista di sette domande riguarda quindi lo staff dell’impresa cui è toccato il premio sostenibilità denominato Green Prix , assegnato dal Mavv di Portici lo scorso 30 settembre in occasione della chiusura del concorso assieme al già raccontato Wine Art Contest.

Ne parliamo con Luca Buccino, CEO di Vitinera.com (che ha ritirato il premio alla Reggia di Portici – foto).

Ben trovati dott. Buccino. Intanto complimenti per il premio ricevuto di recente alla Reggia di Portici, come avete accolto la notizia nel vostro staff ?

Per noi è stato un momento di grande soddisfazione. Il fatto che la nostra iniziativa sia stata ritenuta meritevole di un premio così prestigioso ci dà un grande impulso e stimolo per poter sviluppare e raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati nel tempo. 
 

Avete ricevuto il Green Prix, nome che sintetizza in sè sia la sostenibilità sia l’originalità dell’idea imprenditoriale premiata. Cosa in particolare pensate abbia riscosso maggior successo nel progetto Vitinera ?

Credo che la giuria abbia visto nella nostra iniziativa la volontà di supportare e valorizzare il patrimonio enologico italiano attraverso una fruizione sostenibile che tenga conto delle nuove esigenze del turista. 
Il consumatore cerca strumenti che gli permettano di ottenere rapidamente le informazioni utili e lo supportino nella decisione finale. 
Per questo il nostro progetto vuole soddisfare questo bisogno oltre a dare la possibilità di ricercare esperienze autentiche in territori nascosti e meno frequentati.
 

Enoturismo e sostenibilità sono due cose molto legate fra esse, lei pensa che malgrado la ripresa dalla pandemia possano diventare davvero la regola e non più l’eccezione per il futuro?

Per quanto riguarda il turismo e in modo particolare la fruizione dei territori legati al mondo del vino, questa sarà una direttiva per la valorizzazione del patrimonio turistico italiano al centro dello sviluppo economico del nostro paese post-covid.
Qualsiasi forma attuale di sviluppo economico, non può prescindere dal rapporto con l’ambiente e l’impatto su di esso. Per questo motivo riteniamo che sia importante dare la possibilità a tutte le cantine di essere presenti e supportarle nel rapporto col turista che cerca anche quella piccola azienda dal prodotto particolare. 
 

In che modo la vostra impresa si rapporta con l’area geografica di azione?

Quando abbiamo iniziato le attività di sviluppo di Vitinera, la prima decisione è stata quella di focalizzarci su un territorio per permetterci di conoscere bene le varie realtà locali e il loro rapporto così come le loro difficoltà con il turismo. Questi ci ha permesso in breve tempo di raccogliere un iniziale numero di adesioni quasi inaspettato. Sicuramente non vogliamo essere solamente un sito dove ci si iscrive e basta, ci piacerebbe creare un rapporto di partnership con le cantine e soprattutto con gli altri attori che si legano allo sviluppo turistico locale. Riteniamo sia opportuno in questo momento non giocare da soli, bensì creare delle reti che permettano di poter avere un prodotto ancor più appetibile per i nostri utenti.  
 

Dopo il premio assegnato dal Museo dell’arte vino e vite, realtà del Sud, intendete in qualche modo stendere il progetto Vitinera anche nel Mezzogiorno ?

Vitinera è già presente nel Mezzogiorno. Grazie alla partnership con l’International Wine Tourism Conference abbiamo avuto l’opportunità di poterci confrontare e ottenere l’adesione di cantine presenti in Puglia, Calabria, Sicilia.
Nel suo staff come è diviso il lavoro, quali sono ruoli e competenze ?
Ad oggi abbiamo una struttura molto piccola ma funzionale, ogni socio ha una responsabilità specifica in aree diverse e abbiamo dei collaboratori che ci supportano.
 
A chiusura della nostra chiacchierata, cosa auspica in concreto per l’intero settore vitivinicolo ed enoturistico ?

Come abbiamo detto più volte siamo partiti con questo progetto proprio perché crediamo che le aziende vitivinicole possono essere il volano della ripresa del turismo italiano. Sono al centro del territorio e possono essere i principali artefici di un corretto sistema di rete.
Questo comparto deve cogliere l’opportunità della ripresa del turismo e sfruttare al meglio questo momento per farsi trovare pronti.

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