Solopaca, il brand che rinasce. Fra vino biologico, identità e innovazione

Dai terroir intelligenti di INNFARES al rilancio enologico col progetto Identitas, fino alla svolta bio di Viticoltori San Martino a Torrecuso. L'esperienza della Cantina di Solopaca dalla tragica alluvione 2015 alla recente apertura alla Docg Taburno

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A volte bistrattata dalle tendenze di certe nicchie di mercato, Solopaca è pur sempre una delle principali sottozone dell’areale Sannio Dop – Città Europea del Vino 2019. Al centro della catastrofe ambientale che fu l’alluvione dell’autunno 2015, abbattutasi sul beneventano e in particolare su questa piccola località della valle Telesina; patria di una delle Doc campane maggiori, sia per i vini rossi che per i bianchi; cuore pulsante di una realtà imprenditoriale nata come cooperativa sociale.

Ne abbiamo trattato pochi anni fa, in occasione di un weekend di novembre 2017 dedicato all’evento Cantine aperte a San Martino ed al vino novello.

Negli ultimi tempi è stata descritta in pillole, sulla nostra pagina Facebook, fra attività ed innovazioni frutto di progetti e cambiamenti di rotta imposti dalla rinnovata mission aziendale. Cantina di Solopaca è una realtà che apre oggi al biologico, con l’acquisizione del brand Viticoltori San Martino nella bellissima Torrecuso alle pendici del Taburno.

 

 

 

Il monte chiamato dai locali ”la dormiente del Sannio” per la sua caratteristica forma, dal terroir che conferisce pregio e qualità non solo al vino rosso nella versione Aglianico del Taburno Docg ma anche al rosato frutto del medesimo vitigno (peraltro prima Docg del rosato in Campania – ndr). E’ proprio qui che viene prodotto e imbottigliato “Armunia” – il primo esempio sia di Falanghina che di Aglianico Sannio Dop in biologico sperimentato dall’azienda di Solopaca.

Ma a Solopaca, memori della tragica esperienza dell’alluvione 2015 che oltre al caro prezzo in vite umane portò via quantità ingenti di vino dalle cantine locali, si sta portando avanti tuttora anche un altro progetto commerciale: Identitas. Un progetto di ricerca, studio e valorizzazione della viticoltura del territorio, diretto e coordinato dal noto enologo campano Vincenzo Mercurio con la collaborazione dell’enologo aziendale Raffaele Di Marco.
Un progetto che vede la macro zonazione dei 1100 ettari di vigneti dei 600 soci di Cantina Solopaca e la vinificazione separata di alcuni di essi per studiarne le potenzialità espressive e le caratteristiche peculiari, con l’ambizione di farlo attraverso l’utilizzo di ceppi di “lieviti territoriali” (cit.).
Il progetto nacque nel corso del 2019 e del 2020 attraverso micro-vinificazioni atte a dimostrare le potenzialità di alcuni vigneti e la loro attitudine ad essere vinificati in particolari condizioni, tra cui l’uso di lieviti territoriali. A partire dalla vendemmia 2021 se ne vedrà la consacrazione nella realizzazione della linea dei vini denominata “Selezione ORO”, la linea di prodotti più rappresentativa dell’azienda (da www.cantinasolopaca.it ).

Inoltre, a seguito del progetto finanziato dall’Unione Europea con Fondi P.S.R. Campania per lo sviluppo rurale (Tipologia 16.1.1 Azione 2) che coinvolge aziende della zona ed altri enti del territorio, con il Consorzio Tutela Vini Sannio come capofila, Solopaca è protagonista insieme ad altre realtà vitivinicole sannite di una nuova esperienza di viticoltura intelligente e resiliente.

Tecnologia e innovazione sono alla base del progetto INNFARES, che viene portato avanti dai Comuni del Sannio Falanghina Città del Vino nell’ambito della programmazione 2014-2020 di fondi Ue.

 

Un modo come un altro, fra i tanti, per riportare Solopaca ed il suo brand al rilancio definitivo dopo anni bui, aprendosi al contempo verso nuovi orizzonti di mercato.

 

 

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