Sette domande. Procida 2022 con gusto, dal limone locale al Fogliolì

Intervista ai giovani Cinzia e David Lubrano, procidani doc. Segreti, emozioni e progetti dall'isola Capitale italiana della Cultura 2022

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Foto dal sito https://www.foglioliprocida.com/

Procida 2022 è dunque una realtà. E non potevamo non iniziare questo anno di preparazione al grande evento culturale del 2022 parlando di storie, di aneddoti e di imprese legate come non mai al territorio isolano.

Procida è cultura, che non isola – come recita lo slogan ufficiale. Procida è cultura, gusto, saperi e sapori che legano, visto che la storia che stiamo per raccontare ha indubbiamente dei richiami ad altre zone della Campania Felix con altrettante prelibatezze. 

Presentiamo allora i protagonisti di questa prima puntata dedicata a Procida 2022 che hanno risposto alle nostre sette domande. 

Carissimi Cinzia e David, ben trovati. Cominciamo dalla fine. Procida 2022 è realtà, come avete reagito alla notizia ?

La notizia di “Procida Capitale della cultura 2022” ci ha travolti ed emozionati. Noi, come tanti altri procidani, abbiamo partecipato alle prime riunioni organizzative mettendo in campo le nostre idee ed il nostro supporto, sperando fortemente in un buon esito ma mai immaginando davvero una vittoria. Certamente ci riempie d’orgoglio che la nostra amata isola abbia avuto questo importante riconoscimento. Noi abbiamo sempre creduto fortemente nella ricchezza del nostro territorio dal quale appunto nasce Fogliolì, che pone al centro il Limone di Procida e le sue plurime peculiarità.

L’originalità è il vostro forte. In breve, qual è la vostra storia e come è nata l’idea dell’amaro Fogliolì ?

Dopo 10 anni lontani da Procida siamo tornati sulla nostra isola con un’idea imprenditoriale nuova che mette al centro proprio le risorse di questa ricca terra. Il progetto si incentra infatti sul Limone procidano, una pianta dal valore inestimabile e unica in tutto il mondo, grazie anche all’ambiente pedoclimatico. Viene fondata così la Agre Procida, azienda che produce il Fogliolì, liquore alle foglie di limone, una novità assoluta per il mercato degli alcolici. L’idea è venuta spezzando una foglia di limone.

“ Il profumo che si sprigiona nell’aria è un qualcosa di indescrivibile”. Da li si è cercato un modo per catturare l’essenza della foglia per poterla assaporare …ecco come nasce il Fogliolì, gustoso liquore verde cangiante dal profumo intenso.

Ma cos’hanno i limoni procidani di diverso rispetto ad altri?

Tra le colture più importanti ancora presenti sull’isola emerge il Limone di Procida. Gli alberi di questa specie producono frutti di pezzatura medio-grande con buccia a grana grossa di colore giallo chiaro caratterizzata da un albedo, lo strato bianco e spugnoso che si trova sotto la scorza gialla, di notevole spessore. Per questa loro peculiarità vengono detti anche “limoni pane”. Il loro profumo è intenso e il succo gradevolmente acido.

E nella preparazione dell’amaro cosa cambia? Oltre all’ingrediente base che è la foglia di limone.

Il procedimento è molto simile a quello del classico limoncello, trattandosi quindi di un’infusione idroalcolica di foglie di limone, con la differenza però che viene utilizzato molto meno zucchero. Vengono aggiunti poi altri ingredienti “segreti”, sempre naturali, che ne arrotondano il gusto.

Abbinamenti col dolce. Conosciamo ad esempio la storia delle lingue di Procida, ce ne volete parlare meglio?

Si tratta di una fragrante pasta sfoglia ricoperta di zucchero che racchiude crema pasticcera al limone. Il limone utilizzato non può che essere quello Procidano! L’inventore della Lingua di Procida è il pasticciere napoletano Pasquale Mazziotti che si trasferì sull’isola negli anni ’50, complice una procidana, e propose la lingua nella sua pasticceria.

Paesaggio rurale e limoneti su un’isola come Procida, incide molto la natura vulcanica dei Campi Flegrei sulle colture a base di agrumi ?

Assolutamente si! La valenza storica del settore agricolo di Procida è sicuramente legata alla sua posizione geografica e alla natura del proprio terreno. Il clima dell’isola rispecchia nei suoi aspetti essenziali quello di tipo Mediterraneo. L’isola di Procida, inquadrata con Ischia e Vivara nel complesso geo-vulcanologico dei Campi Flegrei, è un’isola di origine vulcanica originata dall’attività di diversi centri eruttivi. Essa presenta quindi un terreno di matrice vulcanica che assicura una buona fertilità in considerazione della presenza di tutti micro e macro elementi necessari alle colture.

Infine, pensando a questo 2022 magico per l’isola e la Campania tutta, avete qualche proposta o suggerimento gastronomico per l’organizzazione dell’evento ?

Procida ha tanti gusti e sapori da scoprire, lo stesso Limone o foglia di limone vengono utilizzati in svariati modi e ricette. La nostra cucina spazia con grande maestria dai piatti di mare a quelli di terra. Sarebbe interessante puntare ad un turismo esperienziale, creando  percorsi gastronomici ove il turista spostandosi sull’isola ha la possibilità di fare tante piccole “esperienze”, a contatto con il mare, l’orto…che lo portano a scoprire i segreti della cucina procidana.

Grazie mille per aver soddisfatto le nostre curiosità con questa bella storia. A presto e speriamo di poter ammirare dal vivo Procida 2022. A rivederci

Grazie tante a voi per questa intervista…vi aspettiamo a Procida!

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