Emozioni Lucane: turismo, alta cucina e passioni di un pezzo di Basilicata a Sorrento

L'evento di promozione a cura di APT Basilicata incorona Giuseppina Traficante come ''Miss Chef Basilicata'' 2024. Nel resto della kermesse prodotti tipici e panel sul turismo esperienziale, fra rievocazioni del brigantaggio e musica popolare lucana

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Lucania, terra di emigrazione ma anche di passione. Il racconto di questa meravigliosa regione del sud Italia attraverso la tre giorni – che si chiude questa sera a Sorrento, nel cuore del turismo internazionale che ormai premia di anno in anno la penisola sorrentina e l’area napoletana con boom di presenze.

La Basilicata, fresca di successo con Matera 2019, ha portato dunque una ventata di novità anche in costiera. L’evento dal titolo ”Emozioni Lucane” ha riscosso curiosità ed interesse fra residenti e turisti presenti a Sorrento. Momenti di confronto su temi legati alle passioni, alle origini e soprattutto all’esperienza (i tre assi attorno ai quali si è sviluppato il dibattito fra esperti e operatori accorsi sul posto).

Occasione importante di promozione turistica e di valorizzazione della regione confinante con la Campania – sede ospitante dell’evento – che ha ancora tanto da mostrare e da offrire ai turisti più attenti e amanti dell’originale, del genuino e dell’autentico.

La Lucania, di suo, ha tantissime storie da raccontare; così come ha anche tantissimi prodotti tipici la cui lavorazione e produzione affondano le radici nei secoli di questa civiltà marcatamente rurale nell’anima e che conserva gelosamente la propria identità.

L’espressione della sua alta cucina è giunta a tutti con la gara culinaria che ha visto premiare la chef Giuseppina Traficante, dalla provincia di Potenza, trionfatrice per il concorso ”Miss Chef Basilicata” 2024 – a cura della giornalista Mariangela Petruzzelli.

Oltre al piatto della chef ed a quelli delle sue concorrenti, Villa Fiorentino a Sorrento era tutta un pullulare di profumi e ricette lucane: dalle prelibatezze della salumeria al caseario, dal celebre peperone crusco di Senise al vino Aglianico del Vulture Doc.

Il tutto, nella suggestiva atmosfera rievocata dal gruppo folk presente in villa che, in costumi d’epoca, ha riportato in auge vecchi canti e balli del periodo ottocentesco – meglio noto come era del brigantaggio post-unitario in zone dove l’epopea di Carmine Crocco e di Ninco Nanco vivono ancora gloriosamente nelle menti delle persone e in quei luoghi dove tutto avvenne al tempo dell’Unità d’Italia.

 

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