Venezia 79. Cresce l’attesa per “Ti Mangio il Cuore” il film di Mezzapesa con Elodie in concorso

La cantante è la protagonista insieme a Francesco Patanè di 'Ti mangio il cuore' di Pippo Mezzapesa, in uscita a settembre.

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«La pellicola è ambientata in una Puglia arsa dal sole e dall’odio, con il promontorio del Gargano conteso da criminali che sembrano venire da un tempo remoto governato dalla legge del più forte. Un far west in cui il sangue si lava col sangue. A riaccendere un’antica faida tra due famiglie rivali è un amore proibito: quello tra Andrea, riluttante erede dei Malatesta, e Marilena, bellissima moglie del boss dei Camporeale. Una passione fatale che riporta i clan in guerra. Ma Marilena, esiliata dai Camporeale e prigioniera dei Malatesta, contesa e oltraggiata, si opporrà con forza di madre a un destino già scritto».

Liberamente tratto dal libro “Ti mangio il cuore” di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, edito in Italia da Feltrinelli Editore, c’è grande attesa per il film di Pippo Mezzapesa con protagonisti Elodie, al suo debutto cinematografico e Francesco Patanè che sarà presentato in Concorso nella sezione Orizzonti alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Prodotta da Indigo Film con Rai Cinema in collaborazione con Paramount+ , dopo la presentazione al festival, la pellicola uscirà nelle sale il 22 settembre e nel 2023 approderà in esclusiva proprio su Paramount+.

Nel cast anche Francesco Di Leva, Lidia Vitale, Giovanni Trombetta, Letizia Pia Cartolaro, Giovanni Anzaldo, Gianni Lillo, Brenno Placido, Tommaso Ragno e la partecipazione straordinaria di Michele Placido.

Emozionata“, ha scritto Elodie sui social all’annuncio della presenza di Ti Mangio il Cuore a Venezia.

Sono molto contento di presentare a Venezia un film a cui sono profondamente legato, una storia d’amore e vendetta, di sentimento e annientamento – ha affermato il regista -. Amore, morte, criminalità, elementi magnetici e magmatici che ho sentito da subito di dover raccontare in bianco e nero, per i contrasti netti e inesorabili: erano questi i colori di una storia contemporanea, eppure così profondamente primordiale“.

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