Io che amo solo te: l’amore vince su tutto. Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti stasera in prima tv su Rai Uno

Stasera, 6 dicembre 2017, Raiuno trasmetterà il film in prima visione Tv "Io che amo solo te". E’ un film del 2015 diretto da Marco Ponti e tratto liberamente dall’omonimo bestseller di Luca Bianchini. I protagonisti principali sono Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido e Maria Pia Calzone

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L’amore vero, l’amore infelice, l’amore omosessuale, l’amore infedele. Una rapida panoramica su quello che è il più nobile dei sentimenti è l’essenza del film di Marco Ponti: Io che amo solo te, tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini, uscito nelle sale il 22 ottobre 2015, questa sera riproposto su Rai Uno in prima visione tv.

In uno scenario mozzafiato, quello della bellissima cittadina pugliese di Polignano a mare, si intrecciano le vicende amorose dei protagonisti: Chiara (Laura Chiatti) e Damiano (Riccardo Scamarcio), don Mimì (Michele Placido) e Ninella (Maria Pia Calzone – reduce dal grande successo della serie tv “Sirene”), Orlando (Eugenio Franceschini) ed Antonino l’“Innominato” (Beppe Convertini), accomunati dal filo rosso dell’amore.

Un amore vissuto nelle sue mille sfaccettature, che fa a botte con la più radicata tradizione di un piccolo paesino di provincia.

“Il paese è piccolo e la gente mormora” per qualsiasi cosa, si sa. Un chiacchiericcio ingiusto, che purtroppo fa desistere il facoltoso don Mimì, padre di Damiano, dal sogno d’amore di sposare Ninella, madre di Chiara, a causa di uno scandalo che colpì la famiglia di quest’ultima (il fratello di Ninella, Franco, difatti, fu arrestato per contrabbando).

«Per essere felici non bisogna avere paura», è la lezione che don Mimì ha imparato dalla sua infelice storia d’amore e che adesso cerca di inculcare al figlio Damiano in procinto di convolare a nozze con Chiara.

Chi ama non deve avere timore di nulla: del giudizio della gente del paese, dello scandalo; dal momento che l’amore vince su tutto: sul tempo che passa, come dimostra il sentimento sempre vivo tra i genitori degli sposi, ritrovato proprio durante le nozze dei figli; sui pregiudizi di un amore “diverso”, che inevitabilmente si ribella a qualsiasi tipo di costrizione, come svela Orlando durante la cerimonia; e infine l’amore trionfa sui sospetti d’infedeltà e sulla paura del futuro, come dimostra il sentimento rinnovato tra i due novelli sposi alla fine della festa nuziale, svoltasi non proprio secondo i canoni tradizionali. Una tradizione, quindi che si “sposa” perfettamente con l’innovazione e la modernità.

 

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