Aspettando ”Il borgo dei borghi” 2022 : la finalista Sant’Agata sui Due Golfi raccontata da Giovanni Gargiulo

Intervista esclusiva alla ''giovane guida'' ambientale escursionistica attiva nei Monti Lattari. Immagini, luoghi e storie dal backstage del videoclip di promozione realizzato per la Rai

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Credits: Giovanni Gargiulo ph.

Si avvicina la fatidica data del 17 aprile, che oltre all’aspetto sacrale legato alla Pasqua 2022 quest’anno ha anche un altro significato: la finale in tv de ”Il borgo dei borghi”. Il contest di RaiTre che andrà in onda la sera di Pasqua con la conduzione di Camila Raznovich ed una giuria d’eccezione a valutare le venti proposte, vedrà la proclamazione delle finaliste fra le località d’Italia, una per ogni regione, in ordine di votazione (voto online aperto a tutti fino alla mezzanotte del 3 aprile). Lo scorso anno, come ricorderete, abbiamo raccontato la vincitrice Tropea vista dagli occhi della giovanissima Maria Letizia, studentessa calabrese fuori sede, appena dopo la vittoria della sua cittadina. Quest’anno, valorizzando ancora una volta il Sud, parliamo invece di uno dei borghi d’Italia in gara… e lo facciamo in compagnia di Giovanni Gargiulo per conoscere, ma soprattutto far conoscere, la sua Sant’Agata sui due golfi – Campania – la perla della penisola sorrentina con Capri all’orizzonte. Parola dunque a Giovanni:

Ciao Giovanni e bentrovati. Siamo ormai a poche settimane dalla proclamazione del Borgo dei borghi 2022. Che atmosfera si respira a Sant’Agata sui due golfi?

Sicuramente il Borgo è in fermento. Questa rappresenta chiaramente un’occasione per l’intera comunità santagatese di avere un ulteriore riconoscimento in ambito nazionale. Sant’ Agata è già conosciuta per le sue bellezze paesaggistiche, per il profilo storico e culturale e per le sue autorevoli certezze gastronomiche. La candidatura al Borgo dei Borghi, ha portato una ondata di rinnovato entusiasmo per tutto il nostro paese.

Hai partecipato anche tu al video di promozione per il contest di RaiTre ?

Sì, sono stato contattato qualche mese prima dalla troupe Rai, in quanto mi avevano consigliato come “giovane guida”.

Parlaci brevemente di te. Attività, passioni… speranze ?

Da diversi anni esercito la professione di Guida Ambientale escursionistica nel comparto dei Monti Lattari. Lavoro prettamente nell’ambito del turismo internazionale e collaboro con diverse agenzie. Questa mia passione è cresciuta di pari passo a quella della fotografia paesaggistica. Ho la fortuna di vivere in un paese che si presta benissimo alla pratica di tante escursioni. Sant’ Agata sui due golfi rappresenta un polo centrale comodo, per tanti itinerari escursionistici. Dal centro si può agevolmente raggiungere la piana sorrentina, attraverso i vecchi collegamenti come il Circumipiso, oppure partire da qui per sentieri più arditi, come quello del Sirenuse o discendere fino al famoso “Fiordo di Crapolla”. Non da meno, poco lontano dal centro di Sant’Agata passa anche l’ Alta Via dei Monti Lattari, di recente inclusa nell’ itinerario del Sentiero Italia.

In cosa pensi che il tuo borgo possa essere differente dagli altri 19 in gara ?

Sant’Agata sui due Golfi ha tutte le caratteristiche per gareggiare e si inserisce bene nella competizione. Le peculiarità paesaggistiche, un solido background storico e la instancabile ricercatezza di eccellenza nel campo gastronomico e e delle produzioni. Sebbene io non conosca pienamente tutti gli altri Borghi in gara, sono sicuro che alla fine queste caratteristiche pagheranno.

E invece cosa speri che una eventuale vittoria possa cambiare in meglio per Sant’Agata e l’intero territorio ?

Immagino che una eventuale vittoria, rappresenterebbe una grande gratificazione per l’intera comunità massese. Qui a Massa Lubrense abbiamo la fortuna (o la sfortuna) di vivere in un paese che da SEMPRE, per ragioni storiche, territoriali e urbanistiche, ha una forte identità frammentata. Quando Sant’Agata è stata candidata, sulle pagine dei social networks, qualcuno ha lamentato la sua non idoneità alla trasmissione e che bisognava favorire altre frazioni, invece. In realtà, io ritengo che dobbiamo piuttosto essere orgogliosi, che in un solo Comune potremmo a scatola chiusa candidare molte frazioni, che per il loro bagaglio di bellezze, darebbero filo da torcere a tutto il resto.

Da ottimo conoscitore del territorio e delle bellezze paesaggistiche locali, trovi corretta la definizione di “borgo sparso” (cit. Rai) per la tua Sant’Agata ? 

Francamente è una definizione che ha incuriosito anche me. Vero è, che tante frazioni Massesi nascono proprio dall’ unione di diversi Casali, ma sinceramente non ho mai guardato a Sant’ Agata come ad un Borgo sparso, o perlomeno non più sparso degli altri Borghi Massesi. Sicuramente c’ è da dire che, proprio questa collocazione di “Borgo adagiato” sull’estrema dorsale occidentale, della Penisola Sorrentina, in un contesto verde e pacifico, è stato un magnete di attrazione per tutti i suoi visitatori già dalla fine dell’ 800.

Assieme a te chi ha collaborato alla realizzazione del progetto ?

In realtà devo ringraziare per la partecipazione a questo progetto i miei amici dell’ Associazione Giovanile 361, l’allora presidente Gianmarco Balducelli e sicuramente anche il priore di Sant’ Agata Marco Mantegna. Sono stati loro a propormi come “Esperto locale” e insieme a me Iole. Abbiamo collaborato tenendoci in contatto con una dirigente della produzione per qualche mese. Anche la Proloco di Sant’ Agata sui due Golfi è stata molto attiva per la realizzazione di tutte le riprese.

Grazie mille Giovanni, in bocca al lupo alla tua Sant’Agata e buona Pasqua!!!

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